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Tartufo bianco fresco

Disponibilità: dal 1 ottobre al 31 dicembre

Tuber Magnatum Pico è la sua denominazione scientifica, ben conosciuto come trifola o, semplicemente, tartufo bianco pregiato, al palato racconta tutta la preziosa evidenza di peculiarità organolettiche che esplodono nelle mille sfumature di un profumo unico e inconfondibile e di un sapore raffinato e intenso.

Il tartufo bianco ha la capacità di svilupparsi in maniera del tutto spontanea nella profondità di terreni calcarei situati in luoghi areati e resi ben umidi e morbidi dalle piogge. Il salice bianco, il tiglio, il pioppo, il faggio, la quercia sono alcune tra le specie di alberi con cui vive in simbiosi per trarne il nutrimento.

Dal 1 ottobre al 31 dicembre è il periodo migliore per la sua raccolta, poiché raggiunge un eccellente grado di maturazione sia dal punto di vista della dimensione, sia per quanto riguarda la compattezza di una polpa che risulterà sempre profumatissima e prelibata.

Le caratteristiche di un tartufo raro e prezioso

È reso inconfondibile dal colore giallo dorato chiaro della scorza che può acquistare tonalità variabili, secondo una scala di differente intensità, fino al giallo olivastro.

La gleba si racconta allo sguardo con diverse sfumature che dal giallo deviano fino al rosso, a seconda del periodo di maturazione e del tipo di albero con cui è stato in simbiosi.

La sua forma è tendenzialmente sferica, ma può risultare appiattita o allungata e la presenza di numerose depressioni lungo il peridio la rende piuttosto irregolare. Di grandezza estremamente variabile, può donare agli appassionati cercatori degli esemplari fino a 500 gr di peso, senza dimenticare quelli, sia pure rarissimi, che sono arrivati ben oltre il chilo.

Il tartufo bianco, pregiata e gustosa prelibatezza

Il tartufo bianco è la specialità raffinata e golosa per eccellenza, da scegliere se si vuole rendere la tavola espressione di una peculiarità sensoriale davvero unica e può essere sperimentato con ottimi risultati anche in accostamenti arditi, ad esempio nella preparazione di dessert particolarmente creativi.

Il suo gusto si impone con caratteristici tratti piccanti. Ideale consumato crudo, la sua intensità organolettica deve essere, però, ben equilibrata, quindi è ottimo proposto in fettine molto sottili, da ricavare utilizzando l'apposito affettatartufi, da utilizzare come condimento di pregiate tipologie di pasta all'uovo fatta in casa.

Partner ideale per un matrimonio assolutamente riuscito con il riso, accostato al sapore genuino e golosissimo del classico uovo al tegamino lo trasforma in un piatto squisito, elegante e velocissimo da preparare.