Tartufo Nero d'inverno
Il tartufo nero d'inverno, nome scientifico Tuber brumale Vitt., è conosciuto anche con il nome di Trifola Nera, il periodo di raccolta si concentra prevalentemente nei mesi da novembre a metà marzo. La scorza è molto scura, quasi nera e si presenta caratterizzata da piccole verruche piatte e globoso con un diametro che va dai 2 fino ai 9 centimetri. La gleba è invece chiara, marmorizzata, caratterizzata da un intrico di linee nette in due colori prevalenti: il bianco e il grigiastro.
I cavatori esperti sanno che l'habitat ideale del tartufo brumale sono i grandi boschi di latifoglie, o i terreni particolarmente ricchi di querce da cui il tartufo ricava nutrimento e grazie ai quali ottiene le caratteristiche organolettiche che ne rendono profumo e colore così particolari. Di solito si trova a una profondità variabile fra i 5 e i 30 cm., per questo viene raccolto con l'utilizzo di cani da tartufo specializzati e sensibili al suo aroma forte e inconfondibile. Il terreno ideale è molto calcareo, ma non disdegna altre tipologie di suolo e altitudini inferiori a quelle necessarie per un massiccio sviluppo boschivo.
Meno costoso del tartufo nero pregiato, è comunque un ottimo condimento per primi e secondi, che riesce ad aromatizzare con il suo gusto caratteristico (è anche definito nero forte proprio per la persistenza di gusto e nota olfattiva di fondo, che in alcuni esemplari ricorda il profumo della rapa). Particolarmente amato da chi predilige i sapori forti e decisi. È compreso in questa specie anche il tartufo moscato (Tuber brumale var. moschatum De Ferry) che è reso riconoscibile dal suo aroma persistente caratterizzato da note olfattive che ricordano il muschio e il sottobosco, consumato prevalentemente crudo in insalate per arricchirle di una nota piccante.